Frank Zappa: Genio contro – Compositore, cantante e polistrumentista, nato in America ma di origini siciliane, fu uno dei maggiori talenti musicali del Novecento.

Convogliò la sua potente energia in una vastissima produzione che spazia dal Jazz al Rock alla Classica.

La sua musica venne eseguita da artisti di altissimo livello; Stefano Bollani, suo grande estimatore, ancora adesso lo interpreta spesso nei suoi concerti.

Zappa Influenzò tutta la musica dagli anni sessanta del XX secolo in poi.

Dissacrante e ironico, non risparmiò nessuna Istituzione o Credo politico; dal suo sarcasmo al vetriolo non si salvò neppure la musica Rock (Freak Out!), di cui lui stesso era uno dei maggiori esponenti.

Su Frank Zappa, personaggio dall’aspetto allampanato, naso aquilino e baffoni neri, circolano tuttora moltissime leggende metropolitane.

Voglio però accennare solamente ad un paio di fatti assolutamente reali che descrivono la complessa personalità dell’artista.

Estremamente categorico nel rifiuto di qualsiasi tipo di sostanza stupefacente di grande uso in quegli anni, non tollerava che nessun componente della sua Band ne facesse uso; l’estromissione dal gruppo ne era una conseguenza certa.

Un episodio molto esplicativo nel percorso della sua vita, fu quando si scontrò con il tentativo di censura dei suoi scomodi e dissacranti testi.

L’Associazione PMRC, (Parent Music Resource Center, nata nel 1985 con lo scopo di valutare moralmente le canzoni e composta per lo più dalle mogli di influenti Senatori americani), decise di impedire la veicolazione di quelli che venivano considerati tabù.

Zappa, in quell’occasione, davanti alla Commissione appositamente istituita non cedette, anzi contrattaccò in modo irremovibile e sprezzante, sostenendo provocatoriamente la tesi che le parole non si possono mai censurare.

Aveva in parte ragione, seppur difendesse una rigida posizione ideologica molto opinabile.

Noi tutti sappiamo che le peggiori nefandezze che l’uomo ha compiuto e continua a compiere ai danni di altri esseri umani, vengono sempre precedute dalla parola, espressione del pensiero e poi dell’azione.

Riporto un breve estratto di “Nichilismo”, il primo volume della trilogia “Diagonale d’Alfiere”.

Tra Donatien e un’anziana e colta amica, si svolge questo dialogo: “…a volte quando dipingo ascolto la nona sinfonia di Beethoven” omise di dire ad Anne che amava i Black Sabbath e che spesso li ascoltava a tutto volume. L’anziana signora, come se gli stesse leggendo nella mente disse:“a me piace tutta la musica se è buona. Apprezzo anche autori Rock come Frank Zappa e Lou Reed.”

Cari Libralchimisti, venerdì prossimo vi parlerò di Erich Fromm, psicoanalista, accademico e scrittore.

Le sue tesi sociologiche influenzarono intere generazioni di giovani.

Otis Ribera

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Disegno di Otis Ribera

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