I ghiacciai -Testo di Otis Ribera-

Il nipotino si avvicinò a nonna di ‘monte’ e, col suo squillante vocino, le strillò nell’orecchio: «Nonna, nonna il ghiacciaio si è ritirato!»

L’anziana donna, che era intenta a girare la polenta nel tegame di rame, sobbalzò: «Acc.. ma… ma che dici! Si tratta di una specie di effetto ottico.

I ghiacciai non si ritirano; sarà sufficiente che stanotte butti giù un qualche metro di neve e il ghiacciaio ritornerà bello grande come prima.»

Mamma, papà e Orazio erano andati a godersi qualche giorno di frescura a Monteaguzzo di Mezzo, dove i nonni materni erano nati e cresciuti.

Orazio insistette: «Nonna, ti dico che il ghiacciaio di anno in anno si ritira!

A causa dei cambiamenti climatici, tutti i ghiacciai del mondo si ritirano e non solo questo di Monteaguzzo, ma anche quello Andino di Perito Moreno o quello Himalayano di kangshung: perdono di media 45 centimetri di spessore ogni anno.

È per questo motivo che nel 1991 è stato ritrovato Otzi, un piccolo uomo preistorico ucciso da una freccia, tutto incartapecorito e sepolto nel ghiacciaio per 5300 anni.»

«E anche se fosse? Son cose che a noi non ci devono interessare! E poi tranquillo: ci sono i cannoni; tu ci metti dentro dell’acqua e loro ti sparano fuori la neve. Tutta quella che vuoi bella, candida e soffice.»

«A dire il vero, nonna, la neve non è più tanto candida come una volta e poi di acqua ne viene consumata tantissima per poter sparar fuori la neve… e inoltre hanno trovato tracce di pesticidi e microplastiche fin oltre i tremila metri.»

«Questa è bella! Spiegami. Secondo te come ci arriverebbero ‘ste microplastiche?»

Nonna ‘di monte’, al contrario di quella ‘di mare,’ non aveva molta sensibilità ambientalista, anzi, era una negazionista del clima e di tante altre cose.

Al contrario, Orazio, con nonno aveva uno splendido rapporto e condividevano assieme molte idee. Una frase che ebbe sul bambino un grande ascendente formativo, fu questa: «Ricordati che non bisogna mai smettere di pensare.»

Orazio ne fece tesoro e, per sensibilizzare nonna ai problemi, le spiegò: “D’estate, le correnti d’aria surriscaldata dalle pianure industrializzate e molto inquinate, risalgono verso l’alto portando con sé anche le microplastiche; se i ghiacciai spariranno avremo, in futuro, grossi problemi con le riserve idriche.

I fiumi da che cosa verranno alimentati se i ghiacciai non ci saranno più e pioverà sempre meno? E poi, anche sulle vette del Karakorum c’è l’aria inquinata dalla Co2… e anche al polo nord e in Antart…»

Nonna sbottò: «Bastaaa.»

Stava girando la polenta sul camino acceso. Sbuffò avvilita e picchiò il mestolo sui bordi del pentolone in rame: «Mi piacerebbe tanto sapere chi ti mette in testa queste idee bislacche.

I grandi della terra, poverini, per farvi contenti devono abbandonare per settimane intere cose ben più importanti da discutere; argomenti di ordine energetico, economico, elettorale.

Vi organizzano la Youth 4 climate per conoscere le vostre idee e voi li sbeffeggiate con i vostri bla, bla, bla. Vi siete piccati perché la vostra piccola leader, la svedese, come si chiama… Gra…Gre… non ricordo più, non è stata invitata.

Alla CoP26 di Glasgow i grandi hanno pianificato interventi che, su per giù verso il duemila e cinquanta o sessanta, attueranno quasi sicuramente e voi sempre a lamentarvi; i cambiamenti climatici qui… la devastazione dell’Amazzonia là… il mare che si alza su… Polo nord che si scioglie giù… basta, perdinci!

Voi ragazzini non credete alle promesse dei governanti che si preoccupano tantissimo del vostro futuro. E adesso vai. Va da nonno, parla con lui che devo girar la polenta.

Otis Ribera

Ti è piaciuta “I ghiacciai”? Clicca qui per leggere altri articoli di Libralchimia: https://libralchimia.com/blog/

Il libro noir Diagonale d’alfiere, di Otis Ribera, è disponibile su Amazon! Clicca qui: https://amzn.eu/d/5LI8MNT

 

Microplastiche

Disegno di Otis Ribera