Irene Valota, attrice.
-Testi di Sara Butera-
«Chi vuole recitare?»
«Io!» Risposi spontaneamente.
Il regista si stava riferendo al musical che stava dirigendo; io, invece, credevo stesse ponendo una domanda più ampia: «Chi, nella vita, vuole fare l’attore?»
Questa incomprensione, a soli tredici anni, ha aperto la porta d’accesso al mio futuro.
Mi sono formata accademicamente al DAMS di Torino, dove ho studiato drammaturgia teatrale. Qui, ho imparato la teoria, per poi perfezionare la tecnica presso la Scuola Internazionale di Teatro di Kuniaki Ida, secondo il metodo Lecoq.
Ho seguito corsi, seminari, imparato a muovermi su quei palchi che possono intimorire, ma che permettono di superare i limiti, provando sensazioni che proiettano oltre la realtà.
Recitando nel film drammatico “Fino a farti male” di Alessandro Colizzi, ho amato stare davanti alle telecamere: è un’esperienza che ripeterei con gioia, eppure è in teatro che mi sento nel mio ambiente naturale.
Sul palco non sono Irene. Esco dai miei panni per immergermi in altri personaggi, in altre vite.
Il trucco, i vestiti, non sono solo accessori. Sono strumenti che mi aiutano a levarmi la mia stessa pelle, per calarmi totalmente nei ruoli che interpreto.
Ricordo ogni esperienza, dalla più piccola alla più grande: ognuna di esse mi ha insegnato tanto.
Quando, con la Compagnia della Rancia, ho interpretato tre ruoli differenti nel remake teatrale di “Rain Man”, sono stata proiettata in un mondo fino a quel momento a me sconosciuto.
Lavorare con una grande produzione è stato illuminante.
Ho imparato a vedere il lavoro in team sotto una nova luce, perché se fino ad allora ero io stessa l’unica responsabile dei miei gesti fuori dalle quinte, in quel momento ho preso coscienza che un mio errore avrebbe condizionato tante altre persone.
Il teatro è una grande macchina, i cui ingranaggi sono strettamente collegati l’un l’altro.
Truccatori, costumisti, sceneggiatori, registi, attori… fanno tutti parte di un’unica entità, ed è stupendo sentirsi parte di quel mondo che permette agli spettatori di sognare.
Il pubblico è mancato tanto in questi ultimi tempi. Siamo diventati attori senza palco, senza un pubblico davanti a cui esibirci.
Si cercano altre strade e, per fortuna, io ne avevo già intrapresa una ricca di soddisfazioni. Già da anni faccio parte di “Sguardi incrociati”: un gruppo di donne meravigliose. Collaboriamo con la Professoressa Vincenza Pellegrino, approfondendo il tema complesso dei femminismi plurali tramite incontri all’Università di Parma.
Anche qui, negli ultimi tempi, qualcosa è cambiato… non nello spirito, quello resta intatto.
La differenza sta nel fatto che parlare con le persone è ben diverso dal dialogare davanti ad uno schermo anonimo.
C’è stato un momento in cui mi sono sentita disorientata: dovevo tenere una lezione, ma avevo la sensazione di parlare da sola poiché, online, non sapevo se gli utenti sentivano, se mi stavano guardando, se stavano capendo.
Io, che sono abituata a sentire il calore del pubblico, ad esprimermi con i movimenti del corpo e non solo con le parole, lontana dalle mie certezze non mi sono persa d’animo ed ho trovato un espediente; ho aperto una finestra sul computer che mi facesse da specchio, in modo da avere un’interlocutrice: me sessa. Per fortuna, questo metodo ha riscosso successo.
Devo ammettere che questo periodo complesso ha anche aperto la strada a nuove opportunità. A novembre, per preparare gli studenti una lezione che aveva il tema del “riparare”, ho realizzato un video autobiografico dal titolo “Con le mie mani”, tuttora su YouTube.
In quest’epoca d’incertezze, come molti di voi, non so cosa sarà del mio futuro, ma guardo avanti con fiducia.
Ho in cantiere un grande progetto: io e mio fratello stiamo sistemando la casa nelle Marche, purtroppo danneggiata dal terremoto del 2016, con l’intento di creare un posto di ritrovo in cui attori, scultori, pittori, scrittori, possano, come me, rivelare sé stessi attraverso le proprie arti.
Sara Butera, Libralchimia.
Vuoi scoprire di piùsu Irene Valota? Clicca qui: https://youtu.be/IZm-S2afF0E