NONNA, MI È CAPITATA LA JACUZIA.
-Articolo di Otis Ribera-
C’è una grande regione della Confederazione Russa conosciuta da tutti noi grazie al gioco del Risiko.
«Nonna, mi è capitata la Jacuzia, non la trovo, dove devo piazzare i miei carri armati?»
«Boh, guarda bene, deve essere su di là …»
Grazie a questi dialoghi, che almeno una volta l’anno si svolgono in quasi tutte le famiglie, abbiamo imparato dove si trova la Jacuzia, che si tratta di un territorio grande dieci volte l’Italia e che è abitato da relativamente poche persone.
In questa regione coperta da immensi boschi di conifere, tra l’estate e l’inverno, c’è una escursione termica di un centinaio di gradi. L’estate attualmente in corso è stata la più torrida di sempre; ha superato i più trentacinque.
Io, personalmente, non ho mai creduto all’autocombustione dei boschi: penso che quasi sempre è provocata dall’Homo sapiens spesso per dolo, a volte per distrazione o altro.
Proprio nel mese dell’agosto appena trascorso, è scoppiato uno spaventoso incendio e i mass media ci hanno spiegato che è tra i più estesi della storia dell’umanità.
La superficie interessata è superiore a tutti gli incendi che ci sono attualmente nel mondo, cioè quanto quelli che stanno devastando California, Italia, Grecia e Turchia messe assieme.
La lunghezza del suo fronte ha raggiunto i duemila chilometri; il suo fumo ha reso irrespirabile l’aria ed è arrivato fino al Polo Nord.
Anche in questo caso, i governanti centrali appaiono tiepidi e scarsamente preoccupati di fronte a questo disastro ambientale di proporzioni bibliche.
«Non ci sono abbastanza mezzi a nostra disposizione e poi la Jacuzia è molto distante…» ci dicono rassegnati. Al momento non si hanno notizie se l’incendio sia stato spento o quantomeno circoscritto.
Nello stesso mese d’agosto eravamo tutti presi con il sacrosanto e meritato periodo delle vacanze; faceva un caldo terribile, in certe zone d’Italia si registravano temperature di quaranta gradi e oltre.
Non avevamo voglia di angustiarci per i problemi altrui e siamo corsi felici e carichi di sereno ottimismo verso i luoghi di villeggiatura estivi.
Otis Ribera, Libralchimia.
Disegno di Otis Ribera.