GOCCE DI GEMME DORMIENTI”

-Rubrica a cura di Sara Butera, scrittrice, volontaria di Gemme Dormienti Onlus.-

TESTIMONIANZA DI LAURA.

UNA VITA PER DUE VITE

“UNA VITA PER DUE VITE”

“Immaginando il futuro, io e mio marito ci siamo sempre raccontati il nostro sogno. Io, lui ed i figli che avremmo avuto insieme.

Quando nel 2017 ci siamo sposati, abbiamo cercato una gravidanza con molta tranquillità.

Dopo circa un anno di tentativi falliti, abbiamo deciso di chiedere una consulenza medica.

Non avevo mai avuto campanelli d’allarme, non mi ero mai posta domande sulla mia possibilità di generare la vita.

Ho quindi scoperto un mondo completamente nuovo.

Fin da adolescente, il mio ciclo mensile aveva un flusso molto abbondante e doloroso, troppo. Molti medici a cui mi sono affidata, purtroppo hanno ignorato questo sintomo, solo in apparenza banale.

Per verificare che le mie tube fossero aperte, mi sono recata in un centro specialistico per eseguire l’isterosalpingografia.

Mi sono trovata davanti ad un muro. La situazione è stata spiegata senza mezzi termini.

Tempo prima, senza saperlo avevo contratto la clamidia, un’infezione che aveva compromesso gravemente le mie tube, quindi effettuare questo esame sarebbe stato pericoloso. Purtroppo, la diagnosi di endometriosi ha aggravato la situazione già difficile.

«Signora, nella sua condizione non riuscirà mai ad avere un figlio.» Questa frase pronunciata dalla Specialista, mi rimbomba nella testa ogni giorno, ancora adesso.

Si può scegliere se entrare in un baratro, oppure reagire. Ho deciso di non arrendermi ed andare a fondo con altri accertamenti.

Ho interpellato vari medici, che mi hanno preventivato la possibilità di un intervento nel quale, con molta probabilità, avrei perso le tube.

Avevo di fronte tre opzioni per valutare la struttura adeguata per l’intervento, ma per fatalità ho sentito parlare della Dottoressa Mariavita Ciccarone di Gemme Dormienti Onlus ed ho deciso di farmi visitare anche da lei.

Ricorderò sempre la calma con cui mi ha parlato, ma non con lo scopo di tranquillizzarmi o darmi false speranze, anzi, tutto mi è stato spiegato in modo oggettivo. Finalmente sono riuscita ad affrontare la mia situazione senza ansia o paura, affrontando ogni opzione con grande lucidità.

Decisi di affidarmi a lei, che mi consigliò una struttura in cui farmi operare. L’esito dell’intervento fu positivo: fu scongiurata l’ipotesi di rimuovere le tube.

Nel frattempo procedetti con  le pratiche per la procreazione assistita, ma provai comunque ad avere una gravidanza naturale.

Due giorni prima dell’appuntamento per avviare la fecondazione, scoprii di essere incinta. Nonostante la felicità immensa, la gravidanza è stata complessa.

Il bambino ha avuto un piccolo problema durante il parto, quindi mi è stato fatto un cesareo.

Lui era in terapia intensiva, mentre io ero allettata con l’impossibilità di vederlo.

Mi sembrava un incubo infinito in cui non riuscivo ad abbracciare il mio sogno, ma ho cercato di mantenere la lucidità e, finalmente, tutto è andato per il meglio.

Vorrei fare un passo indietro e parlare della fortuna di avere al mio fianco un marito che ha vissuto assieme a me quest’avventura. Lui desiderava tanto avere figli, ma ha combattuto con me senza mai farmi sentire sotto pressione.

La vicinanza dei miei cari non è stata una banalità. Tutt’altro.

Mio padre, a cui sono sempre stata molto legata, per tutelarmi durante la gravidanza non mi ha detto di essere gravemente malato.

Il suo è stato un grande atto d’amore, un gesto che solo un genitore può compiere.

Spesso, penso che sia stato lui a farmi diventare mamma; è come se, in qualche modo, avesse sacrificato la sua esistenza per un’altra che sarebbe nata.

Forse, questi possono essere i fragili equilibri del destino?

Abbiamo vissuto e combattuto insieme ogni giorno la sua malattia. Lasciarlo andare è stato straziante.

Quando è venuto a mancare, ho pensato: «No, non può andare a finire così. Una vita per una vita? Non basta. Mio padre vale almeno due vite!»

Nella mia mente è scattato qualcosa. Ho voluto un riscatto, quindi ho cercato una seconda gravidanza.

Dopo altri accertamenti, la Dottoressa Mariavita Ciccarone mi ha nuovamente messa davanti alla realtà, con la professionalità e tranquillità che mi ha sempre saputo infondere.

La mia è un’endometriosi di quarto livello. Sono contraria agli accanimenti, non volevo qualcosa “ad ogni costo”, ma abbiamo comunque voluto provare.

Nuovamente ho iniziato il percorso per l’inseminazione e, nuovamente, dopo circa un anno sono rimasta incinta in modo naturale.

Sono certa che mio padre mi abbia aiutata nuovamente e non finirò mai di ringraziarlo per questo.

In questa intervista vorrei poter dare un messaggio che, secondo la mia esperienza, reputo importante.

Affidatevi sempre a degli esperti che si pongono qualche domanda in più rispetto alle sintomatologie riportate dalle pazienti.

Una cura nei tempi giusti, può cambiare tante cose.”

Una vita per due vite

Una vita per due vite

SE L’INTERVISTA DI LAURA TI È PIACIUTA E VUOI LEGGERE ALTRI ARTICOLI DI “GOCCE DI GEMME DORMIENTI”, CLICCA QUI:

https://libralchimia.com/giro-di-boa-una-traversata-per-la-vita/

 https://libralchimia.com/gemme-dormienti-onlus/

https://libralchimia.com/infertilita-un-libro-per-le-donne/

VISITA IL SITO DI GEMME DORMIENTI ONLUS CLICCANDO QUI:

https://gemmedormienti.it/

Il Libro “Come un cigno che corre sull’acqua” di Sara Butera è ordinabile in tutte le migliori librerie ed acquistabile su Amazon cliccando qui: https://amzn.eu/d/a7hyUy0[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]